Planimetria catastale rasterizzata: tutto quello che c’è da sapere

planimetria catastale rasterizzata

Spesso in campo immobiliare si sente parlare di planimetria, si tratta di un immobile rappresentato in scala tramite un disegno tecnico che definisce il perimetro dello stabile, le suddivisioni interne e gli eventuali spazi interni come ad esempio un giardino. Nella planimetria vengono rappresentate anche le parti comuni e gli edifici circostanti. Questo documento è obbligatorio in determinate situazioni: quando un immobile (casa, ufficio, magazzino ed altre tipologie) deve essere venduto o acquistato, quando bisogna aprire un mutuo o un contratto di affitto, per presentare in Comune pratiche o certificazioni edilizie.

La planimetria catastale rasterizzata quindi come si intuisce è fondamentale in tali situazioni e dè utile sia ai proprietari che ai potenziali acquirenti per avere informazioni ufficiali su una proprietà immobiliare. Ogni fabbricato che viene costruito o modificato deve essere iscritto per legge al Catasto tramite la planimetria in cui viene anche specificata la destinazione d’uso di quest’ultimo.

I dati catastali di un immobile possono essere richiesti online sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure negli uffici di tale organo, recandosi alla posta o al proprio Comune di appartenenza. Non ha scadenza e può essere richiesta da chi è coinvolto in una compravendita oppure deve prendere in gestione l’immobile, ma anche altre figure professionali coinvolte come notai, banche, agenzie immobiliari, commercialisti, tecnici, amministratori di condominio. Da questo documento si capisce facilmente l’utilizzo di ogni ambiente, inoltre viene descritta anche l’altezza del fabbricato.

Quando vengono apportate delle modifiche all’unità immobiliare bisogna presentare al Catasto una nuova planimetria aggiornata che ovviamente va a sostituire quella precedente. Ma si può richiedere la vecchia versione? Ovviamente si, basta fare richiesta all’Agenzia delle Entrate. Qualsiasi versione di planimetria può essere richiesta sono dall’intestatario dell’immobile, dal rappresentante di una persona giuridica o da una persona che viene delegata ad esempio un erede.

Senza delega non è possibile richiederla a meno che non si tratti ovviamente del proprietario, in quanto la legge sulla privacy tutela la planimetria catastale. Oltre alla delega bisogna presentare un documento d’identità valido dell’intestatario perché egli sta dando l’autorizzazione a fornire a terze persone dei dati sensibili.

Essendo un documento che contiene dati sensibili, per motivi di sicurezza, la planimetria catastale non può essere richiesta in casi particolari, qualora ad esempio l’immobile in questione sia una banca, una prigione e altre zone riservate.

Quando viene richiesta una planimetria catastale rasterizzata, il costo è variabile a seconda del canale che viene utilizzato, e in casi particolari è gratuita. Esse si suddivide in due grandi tipologie: di impianto e rasterizzata. La planimetria di impianto indica il primo grafico che è stato presentato al momento dell’iscrizione al Catasto. La seconda tipologia invece indica un disegno che non è presente nell’archivio telematico dell’Agenzia del territorio, in questo caso si può fare domanda per una rasterizzazione ovvero il formato cartaceo viene scannerizzato in modo da avere il formato online, solitamente pfd.

Laddove, per vari motivi non sia possibile rasterizzare il documento bisogna procedere tramite DOCFA, ossia un apposito software che può essere scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate ma solamente da professionisti, ad esempio un perito edile, un architetto, un geometra, ecc.

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